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Pordenone si prepara a vivere un nuovo capitolo della sua storia culturale: domani, sabato 27 settembre, alle 18 verrà inaugurata ufficialmente la “Piazzetta dei Poeti”, già Piazzetta Pescheria, trasformata in naturale estensione all’aperto del Teatro Verdi. Uno spazio urbano rigenerato e restituito alla città come arena estiva e luogo di incontro, con la poesia inscritta nel paesaggio. Sulle mura del Teatro che si affacciano sulla piazzetta sono da oggi impressi i versi di tre grandi autori legati al territorio: Biagio Marin, Umberto Saba e David Maria Turoldo, espressioni della cultura della Laguna di Grado,  di Trieste e della terra giuliana, nonché del Medio Friuli.  Dopo quelli di Sylvia Plath e Pier Paolo Pasolini su Viale Martelli, le nuove parole scelte con Gian Mario Villalta – poeta e direttore artistico di pordenonelegge – arricchiscono così il tessuto cittadino di memoria e bellezza.

Biagio Marin

Umberto Saba

David Maria Turoldo

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Teatro Verdi, Fondazione Pordenonelegge.it e Comune di Pordenone, con l’intento di fare della poesia non solo un linguaggio artistico, ma una presenza viva nella quotidianità urbana. «Un progetto che unisce visione artistica, rigenerazione urbana e vocazione civile», sottolinea il presidente del Verdi Giovanni Lessio, mentre il presidente di Fondazione Pordenonelegge Michelangelo Agrusti ricorda come «questa intesa rafforzi il ruolo della città e la proietti verso la sfida della Capitale italiana della Cultura 2027».
Alla cerimonia – aperta a tutta la cittadinanza – parteciperanno numerosi rappresentanti del tessuto istituzionale, culturale ed economico locale. In particolare, sarà la consigliera del Cda del Teatro Verdi, Teresa Tassan Diol, ad accogliere il pubblico e gli ospiti istituzionali attesi: il sindaco Alessandro Basso, il presidente di Fondazione Pordenonelegge.it, Michelangelo Agrusti, il direttore artistico e poeta di pordenonelegge.it, Gian Mario Villalta, l’assessore alla Cultura Alberto Parigi, l’assessore all’Urbanistica Lidia Diomede, l’assessore all’Istruzione Pietro Tropeano e l’assessore all’Ambiente Mattia Tirelli.
Subito dopo, alle 18.30, il sipario del Verdi accoglierà lo spettacolo “Francesco e i lupi”, firmato da Raffaela Latagliata e Beatrice Cino: un intreccio di poesia, scienza e spiritualità con il poeta Davide Rondoni, la naturalista Mia Canestrini e il danzatore Filippo Polli. La leggenda del lupo di Gubbio diventerà metafora del presente, ricordando che i veri predatori non sempre sono le bestie, ma spesso gli uomini. L’ingresso alla cerimonia è libero, mentre per lo spettacolo è richiesta la prenotazione online o in biglietteria.

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In copertina, il muro posteriore del Teatro Verdi di Pordenone che dà sulla piazzetta con i versi dei poeti Biagio Marin, Umberto Saba e David Maria Turoldo.

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